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Protezione Attacchi DDoS – La Connessione che ti protegge

Un sisitema che fa protezione attacchi DDoS mette al riparo il tuo Business da blocchi di produttività pilotati da altri. 
Il corrispettivo di un sequestro. Hai qualcuno fuori dalla porta che ti chiude dentro e ti taglia tutte le comunicazioni con l’esterno.
Ci troviamo immobili e nell’impotenza.
Due sole scelte: soccombere o pagare.
Dunque che si fa?

Un solo dato dal rapporto Clusit:  +169% degli attacchi nel 2022 rispetto al 2021 in Italia.

A cosa serve un attacco DDoS?

Una protezione anti DDoS è importante proprio come sono importanti i sistemi di allarme e assicurazione per la tua impresa, perché un attacco DDoS serve a estorcerti denaro sotto ricatto.

Un criminale informatico ha il potere di bloccare la tua produzione e di tenerti in scacco in attesa del pagamento del riscatto.
Tu paghi e riparti con la produzione. Unico dilemma: chi ti garantisce che la tua azienda non sarà attaccata di nuovo?

Ecco perché l’unico modo di essere al sicuro è munirsi di protezione attacchi DDoS.

La protezione DDoS ti mette in grado di tenere lontani gli aggressori.

Connessione Internet come Pprotezione Attacchi DDoS

Un sistema poco dispendioso ma efficace per una PMI. In Timenet abbiamo ingegnerizzato un sistema di protezione attacchi DDoS che includiamo nelle Connettività di tipo Naviga Sicuro, si chiama Security First.
Un sistema che, lavorando all’interno dei nostri Data Center, è in grado di intercettare attività sospette alla fonte, prima che il traffico dati sia instradato sulla connessione della tua sede.

Il tutto accade in completa tutela della privacy e dei tuoi dati.
Semplicemente ogni tipo di attacco informatico ha delle dinamiche di funzionamento, delle azioni che devono essere fatte per portare l’attacco. Identifichiamo quelle e chiudiamo l’accesso all’aggressore.

Questo sistema protegge anche da altri attacchi e l’invito è quello di approfondirlo ma qui ci concentriamo sulla piaga dei DDoS.

Come funziona un attacco DDoS?

La dinamica è concettualmente semplice per capire come funziona un attacco DDoS.
L’aggressore infetta dei dispositivi che, a loro volta, ne infettano altri e così via, creando una catena di dispositivi infetti e dormienti.

Al comando del criminale, questi dispositivi, lanceranno l’attacco verso il bersaglio sfruttando così due vantaggi: grande potenza di fuoco e completo anonimato dell’aggressore.

Ogni dispositivo lancia traffico dati verso il tuo indirizzo IP, quello che si Internet ti identifica e ti rende in grado di navigare.
La grandissima mole di traffico intaserà la tua connessione rendendola inservibile e tutto ciò che dipende da questa sarà bloccato.
Niente mail, niente telefono (VoIP), niente software in Cloud, niente Google, niente fattura al commercialista, niente home bancking… Niente di niente…

Più sotto un piccolo schema esemplificativo.

Dispositivi infettati per DDoS: la vera emergenza

Il dilagare di dispositivi connessi a Internet di fatto mette a disposizione intere armate in grado di lanciare pacchetti di dati attraverso Internet e di puntarle verso un bersaglio.
Smart TV, Smartphone, dispositivi IoT, telecamere, allarmi… Tutti dispositivi che si acquistano anche con poco, che arrivano da ogni parte del mondo e che ospitano software che di rado vengono aggiornati e che hanno scarsa attenzione alla sicurezza.

Quindi non fare protezione attacchi DDoS vuol dire esporsi come bersaglio di milioni di dispositivi nel mondo in grado di essere puntati contro di noi.

schema protezione attacchi ddos

Protezione Attacchi DDoS: il firewall non aiuta

Molti attacchi informatici possono essere individuati da Firewall ben configurati. Il Firewall però, per sua natura, è un tipo di difesa che sta sul perimetro dell’azienda. Un attacco DDoS che arrivi sul Firewall, di fatto, sta comunque saturando totalmente la Connessione Internet.

Come diciamo sempre, avere un Firewall è fondamentale  e imperativo, Security First lo aiuta perché riesce a tenere lontani gli aggressori dalla rete aziendale impedendogli di arrivarci.

Le unità di misura dei report di Security First parlano di migliaia di attività sospette intercettate ogni settimana. Migliaia, non qualcuna, non decine… Ogni settimana, praticamente ogni utente connesso a Internet è oggetto di attività sospette che il sistema può solo notificare o bloccare. Dipende dalla configurazione.

Protezione Attacchi DDoS vuol dire Mitigazione: come mitigare DDoS?

Quando si parla di attacchi informatici si usa spesso la parole Mitigazione. Quindi fare Protezione Attacchi DDoS vuol dire “mitigarne” la possibilità che si verifichino.

Perché questo? Perché non è possibile garantire l’invulnerabilità?

Principalmente il mondo tecnologico, in ogni sua forma, va troppo veloce per chiunque. Nessuno può essere certo che in questo momento, qualcuno nel momento, non stia scoprendo un nuovo modo per mascherare un attacco.

I temi di reazione su Internet sono quelli della velocità della tua connessione, si parla di millisecondi. E questo vale tanto per proteggere quanto per attaccare.
Tutto si svolge velocissimo in un mondo che cambia in modo altrettanto veloce.

Ecco il perché.

Security First Timenet, un caso studio interessante

Un nostro rivenditore, un Partner Timenet toscano, ci ha raccontato quanto segue.

Parte del suo parco Clienti aveva NAS di marca QNAP, una di quelle da lui gestita e installata.

Un NAS è un sistema di archiviazione per i dati.

A un certo punto, come spesso accade, avviene un attacco generalizzato su una “vulnerabilità nota” dei NAS QNAP.

Nota a chi? A chi le cerca. Ci sono individui che cercano punti vulnerabili dei vari dispositivi e li pubblicano online.

Tutti quei Clienti sono stati messi in ginocchio a eccezione di 2.
L’unica cosa che avevano in comune quei 2 Clienti era Security First.

Per noi, un caso di vanto e prova empirica di quanto sia concreto l’aiuto che può dare nel salvaguardare i dati di un’Azienda (ricordiamo sempre quanto può costare per il GDPR una violazione dei dati).

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